Piccolo memorandum per chi è meno affezionato alla cinematografia nipponica: Rashōmon è una celebre pellicola di Akira Kurosawa del 1950, uno straordinario inno alla natura sfaccettata e caleidoscopica della verità. L’intreccio del film si snoda attorno a un’efferata violenza che viene esposta allo spettatore attraverso cinque differenti versioni narrate da altrettanti personaggi. Nei decenni successivi saranno moltissimi i registi che riprenderanno questa tecnica narrativa, specie in Italia dove il film riscosse grande successo sia di critica che di pubblico.
Dai risultati dell’ultima tornata elettorale sono ormai passati ben nove mesi. E in quello che dovrebbe essere, per numeri, il partito d’opposizione più ingombrante ancora non si è fatta una vera analisi della sconfitta. Di sicuro non si è fatta pubblicamente. Premetto che questo articolo guarderà all’argomento in maniera molto ampia e inclusiva, dunque aspettatevi parecchie generalizzazioni. Impossibile, del resto, trattare diversamente un tema che riguarda una fascia della popolazione ampia come l’elettorato attivo.