
Gli sviluppi giornalieri delle trattative sulla Brexit impegnano a cadenza quasi settimanale gli autori della Chiosa Pubblica in conversazioni che assumono nel giro di pochi minuti toni da osteria. Stavolta, più che una discussione, è venuta fuori un’invettiva dal sapore storico che manco il Concilio di Trento.
F: Certo che la May si è messa nella stessa simpaticissima situazione di Chamberlain con Hitler. Nel migliore dei casi, se questo accordo va in porto, sarà come se la Brexit non ci fosse mai stata, nel peggiore rischiano di dover abbandonare Belfast.
L: Vabbè, ma che ti aspettavi? L’avevi detto proprio tu che non sarebbe cambiato niente se non una piccola stretta sull’immigrazione.
F: Sì ma in Parlamento non passerà mai una cosa del genere, chi ha appoggiato finora la May non permetterà mai delle condizioni così sull’Irlanda del Nord. Secondo me non abbiamo ancora visto l’ultima sulla Brexit.
L: Conta però Francesco che la May e i suoi non hanno davvero l’obiettivo di fare la guerra al turbocapitalismo globalista, per dirla con quel burlone di Fusaro.
F: Eh, lo so. Per quello io speravo in Corbyn. Almeno lui non avrebbe dovuto accettare compromessi osceni per tenersi buoni i finanzieri.
L: Mah, F. onestamente io non so quanto nei fatti Corbyn sia lontano dall'ala sinistra del partito democratico americano, che millanta motti socialisteggianti e poi fa il tifo per il liberismo assoluto. Per mia ignoranza eh, semplicemente non lo conosco, ma non mi sembrano mondi così distanti.
F: Beh, è sempre stato il nemico di Blair ed è stato l’unico labourista a non abbandonare le Union. Insomma, un tizio che vuole nazionalizzare la rete ferroviaria deve essere supportato! Però certo è vero che dietro ha un grosso gruppo di simil-renziani nel partito.
L: Mi aspettavo ci fosse l’inghippo, è pur sempre la perfida Albione.
F: E oh, questo c’è. Perciò Corbyn va sostenuto, anche più di Melenchon per quanto mi riguarda.
L: Ah, certamente ha più speranze lui in Inghilterra di Melenchon in Francia. Come avrebbe avuto senso sostenere Sanders contro Trump. Ma siamo ancora lontanissimi da qualcuno che tocchi davvero il turboliberismo apolide.
A proposito, perché dicevi che nel peggiore dei casi dovranno abbandonare l’Irlanda del Nord?
F: Perché c’è l’opzione di mettere la dogana nel Mare d'Irlanda: così facendo tra Irlanda del Nord e Irlanda non cambierebbe nulla con la Brexit. Tuttavia i conservatori che sostengono la May non accetterebbero mai una cosa del genere, sono unionisti e fare una frontiera in mezzo al mare significherebbe letteralmente lasciare l’Irlanda del Nord protestante in mano agli irlandesi cattolici.
L: Eh, ho capito ma quali alternative hanno? Fare una frontiera tra Irlanda del Nord e Irlanda significa letteralmente erigere un muro e piazzare cento dogane ad altrettante strade che lo attraversano.
F: Eh sì, anche secondo me se non vuoi fare l’hard Brexit è l’unica soluzione. Ma la soft Brexit fa pena! Così facendo il Regno Unito rimarrebbe in parte all’interno dell’unione doganale, senza però poterne decidere le regole in quanto fuori dall’UE. Se accondiscendono a una roba del genere il rischio è che la Brexit sia veramente peggio che rimanere dentro l’UE.
E poi se a Bruxelles cantano vittoria, vuol dire che a Londra stanno sbagliando qualcosa.
L: Boh, secondo me l’opzione dell’hard Brexit era abbastanza irrealizzabile. Ti ricordo che a Londra gli squali della finanza globale vogliono tenerseli stretti, non c’è tanta gente che paga 50mila sterline al mese per gli appartamenti nei lussuosi palazzi di vetro.
F: Mah, io dico che se l’Irlanda del Nord non fosse stata l’Irlanda del Nord, avrebbe funzionato. Comunque allo stato attuale delle cose le probabilità dell’hard Brexit sono molto aumentate. Non vedo quale altro piano possano tirar fuori dal cilindro se questo viene silurato in parlamento.
M: Speriamo! Se la May dovesse far passare sta roba nessuno vorrà più azzardarsi a uscire dall’UE.
F: Beh, la May ha grossi problemi anche per la natura geografica della questione Irlanda. In una situazione normale non è troppo difficile tirar su cancelli di 30 metri come fecero gli Svizzeri o i Norvegesi.
M: Non solo, non solo. Ma certo, l’Irlanda è una polveriera. DANNATO LUTERO, AVEVA PENSATO A TUTTO PUR DI AIUTARE L’UE.
L: Veramente. Il male inizia con quelle cazzo di 95 tesi appese al portone della chiesa di Wittenberg.
F: Non sono d’accordo, la colpa è di Arminio e Varo. Se avessimo portato la civiltà in quelle lande desolate adesso staremmo tutti meglio in Europa.
L: Eh, ho capito, risali un altro po’ già che ci sei. La colpa sarà di Adamo ed Eva... Oddio, funziona! Il serpente porse a Eva la mela dell’austerity!
M: Sentite, sentite: “Il papa non può rimettere alcuna colpa, se non dichiarando e approvando che è stata rimessa da Dio o rimettendo nei casi a lui riservati, fuori dei quali la colpa rimarrebbe certamente.”
BLASFEMIA!
F: “La BCE non può rimettere alcun debito, se non dichiarando e approvando che è stato affidato da Dio come fardello ai peccatori o rimettendo nei casi a lui concessi dal governo tedesco, fuori dai quali debiti devono essere rimessi alle banche tedesche.”
L: Sembra scritto da Udo Gümpel.
M: “Si deve insegnare ai cristiani che il papa, come deve, vorrebbe, anche a costo di vendere - se fosse necessario - la basilica di San Pietro, dare dei propri soldi a molti di quelli ai quali alcuni predicatori di indulgenze estorcono denaro.”
VOGLIONO ESPROPRIARE I BENI ITALIANI E IMPORCI LA PATRIMONIALE PER SALDARE I DEBITI!
“Si deve insegnare ai cristiani che se non abbondano i beni superflui, debbono tenere il necessario per la loro casa e non spenderlo per le indulgenze.”
CI DICONO CHE VIVIAMO AL DI SOPRA DELLE NOSTRE POSSIBILITÀ.
L: Praticamente un invito all’austerità.
M: “Si deve insegnare ai cristiani che è meglio dare a un povero o fare un prestito a un bisognoso che non acquistare indulgenze.”
VOGLIONO I PRESTITI A RISCHIO ARTIFICIALMENTE BASSO NEL CIRCUITO PRIVATO E MENO DEBITO PUBBLICO!
L: No, aspetta un secondo, altro che rischio basso. Davvero nelle tesi si incentivava le banche a fare prestiti? E quella storia che i soldi non devono generare altri soldi?
M: Già, Lutero invita a prestare denaro ai bisognosi... A interesse zero, in teoria. O magari lui pensava a un buon 10% annuo ma non poteva scriverlo perché il tempo appartiene a Dio e a Dio soltanto, quindi questa storia degli interessi che fruttavano sarebbe suonata un pochino blasfema.
F: Ai Greci pensava di fare anche qualcosina in più del 10%...
L: Ma fra l’altro non era certo idea esclusiva della Chiesa che i prestiti con interessi fossero qualcosa di deprecabile. In tutte le civiltà arcaiche era una pratica vietata o quanto meno malvista perché violava il principio di solidarietà sociale su cui queste società si basavano. Il Cristianesimo ha solo raccolto questa istanza interpretandola con i suoi canoni e le sue immagini.
F: Infatti i saggi Musulmani fanno le Sharia bank che prestano soldi solo ad altri musulmani a interesse zero. Così si fanno i mutui all’interno della comunità, si avviano le attività commerciali, si combinano i matrimoni...
M: E il Corano prescrive anche dei limiti alle tasse.
F: Che la grazia di Allah scenda su di noi.