Premessa dettata dall'onestà intellettuale: nel mio precedente articolo sulla Brexit [1], pronosticavo la possibilità di raggiungere un accordo soddisfacente per entrambe le parti coinvolte, falsificando le nefaste previsioni dei media sugli effetti dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea.
Gli sviluppi giornalieri delle trattative sulla Brexit impegnano a cadenza quasi settimanale gli autori della Chiosa Pubblica in conversazioni che assumono nel giro di pochi minuti toni da osteria. Stavolta, più che una discussione, è venuta fuori un’invettiva dal sapore storico che manco il Concilio di Trento.
Doverosa premessa: chi vi scrive è profondamente convinto che non esistano decisioni migliori di altre nell'ambito dell'economia e della società. Semplicemente qualsiasi decisione favorisce qualcuno e svantaggia qualcun altro: è compito della politica comporre queste differenze e cercare di trovare un equilibrio nel caleidoscopio degli interessi particolari.