A margine delle recenti commemorazioni per il centenario dalla Grande Guerra, il presidente francese Emmanuel Macron ha suggerito di costituire un “vero esercito europeo” per proteggere le popolazioni dell’Unione “dalle potenze autoritarie che riemergono e si riarmano ai confini dell’Europa” e, più nello specifico, “dalla Cina, dalla Russia e anche dagli Stati Uniti” [1].
A partire dal 2011, anno dell’improvida campagna militare che portò alla caduta di Gheddafi, la Libia è diventata uno degli scacchieri geopolitici più complessi al mondo. Per dirla in altri termini, si è trasformata in un teatro di guerra come pochi altri con una miriade di fazioni e milizie che nel corso degli ultimi sette anni si sono scontrate dando luogo a qualche decina di migliaia di morti.