Tira una brutta aria a Caracas negli ultimi mesi. La capitale, come anche le altre città costiere del Venezuela, è letteralmente arrivata alle pezze. Trovare generi alimentari da portare in tavola è una missione sempre più difficile e i medicinali, anche quelli salvavita, risultano di fatto introvabili. Persino la carta igienica scarseggia.
L’ultima escalation delle ormai storiche tensioni tra Mosca e Kiev si è consumata a fine novembre con una schermaglia vera e propria nello stretto di Kerč': tre navi della Marina ucraina dirette a nord verso il porto di Mariupol sono state intercettate e bloccate con la forza dalla guardia costiera russa.
A margine delle recenti commemorazioni per il centenario dalla Grande Guerra, il presidente francese Emmanuel Macron ha suggerito di costituire un “vero esercito europeo” per proteggere le popolazioni dell’Unione “dalle potenze autoritarie che riemergono e si riarmano ai confini dell’Europa” e, più nello specifico, “dalla Cina, dalla Russia e anche dagli Stati Uniti” [1].